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NAJRAN: UN'OASI AI MARGINI DELL'EMPTY QUARTER

NAJRAN: UN'OASI AI MARGINI DELL'EMPTY QUARTER

"Oggi, mentre il mondo osserva il fantastico processo di modernizzazione e sviluppo dell'Arabia Saudita, nella periferia del vasto Regno, si possono ancora ammirare l'arte, la bellezza e le tradizioni di un passato leggendario", così Patricia Massari e Cherbel Dagher hanno sintetizzato al meglio il fascino unico di Najran all'interno di una splendida collezione di fotografie su questa regione da parte di Tchekof Minosa.


A solo un'ora di volo dalle moderne metropoli di Jeddah e Riyadh, i turisti possono assaporare il fascino di una autentica vita nomade e beduina. Najran, uno dei più belli emirati del Regno, è infatti una terra che conserva il fascino delle antiche tradizioni sebbene si stia avviando un processo di progressivo sviluppo urbano.

 

Il nuovo aeroporto di Najran ben simboleggia l'aspirazione che ha questa regione a conciliare modernità e tradizione. L'aeroporto offre una facile porta d'accesso a questa oasi fertile circondata dal deserto e ricca di folclore e meraviglie archeologiche. 

 

La caratteristica più bella e unica di Najran è l'incontro tra due sapori completamene diversi, quello beduino della vita desertica e quello verde e rigoglioso che caratterizza la zona fertile della regione. Infatti oltre ad ospitare il più grande deserto del mondo, noto come Rub Al Khali o Empty Quarter, Najran è attraversata da un wadi che crea condizioni favorevoli alla produzione di un'ampia varietà di colture e frutti.

 

I mercati di Najran sono il cuore di questa commistione. I membri delle tribù beduine attraversano il deserto con le loro greggi di cammelli, capre e pecore e si recano ai mercati scambiando carne, lana, pelli di animali, latte di cammello e burro con i prodotti agricoli degli agricoltori che vivono lungo le rive del wadi.

 

 

   


 



Lo sviluppo agricolo della regione è stato favorito anche dalla costruzione della diga Al Madik dal 1982. Si tratta della più grande diga dell'Arabia Saudita con una capacità di stoccaggio di 86 milioni di metri cubi. Costruita sul canale principale del wadi, la diga contribuisce in modo significativo a proteggere gli abitanti di Najran dalle inondazioni, a trattenere l'acqua per poi poterla utilizzare e a stabilizzare e conservare il suolo.

 

 

   

 



Dal secondo millennio a.C., il suolo fertile di Najran e le abbondanti riserve idriche hanno trasformato il centro in una città di spicco e in una località strategica per le carovane che trasportavano incenso e vari prodotti da Hadhramaut (nell'Arabia meridionale) verso il nord dell'Arabia e il bacino del Mediterraneo.


Seguendo l'antica via carovaniera dalla città di Najran verso le dune di sabbia del deserto, è impossibile non accorgersi degli scenari pittoreschi delle valli che si aprono nel Rub Al Khali.


Inoltre, ci sono prove di insediamenti neolitici nel sito archeologico di Bir Hima, ottanta miglia a nord di Najran. Le incisioni rupestri di animali, figure umane e scene di combattimenti e di caccia forniscono una buona quantità di informazioni sull'era neolitica riguardanti abiti, ornamenti, armi, fornaci di pietra, ecc.


Diffuse in tutta la regione, le iscrizioni si trovano anche sul monte Dhirwa, sul monte Markib, nell'area di Huseinia e ad Al-Ukhdood, la più importante città pre-islamica e sito archeologico di Najran. Al-Ukhdood, letteralmente "trincea", è una località menzionata nel Sacro Corano per essere il luogo in cui ebbe luogo un massacro di cristiani nel 525 d.C. quando la città capitolò sotto il re himyarita Yusuf As'ar Yath'ar e agli abitanti abissini fu data la possibilità di convertirsi al giudaismo o morire. La storia di questa vittoria è stata trascritta in una famosa iscrizione che si trova nel sito archeologico di Bir Hima.


Per saperne di più della storia di questa regione si può visitare  il museo di Najran che si trova accanto al sito archeologico di Al-Ukhdood. Si tratta di uno degli otto musei regionali del Regno dove si possono ammirare frammenti di antichi manufatti e strumenti.

 

 

   

   



Najran non consente solamente un viaggio alla scoperta della storia di antiche civiltà. Viaggiare attraverso la regione è un'occasione per fare un'esperienza autentica del deserto e assaporare il folklore e le tradizioni dei mercati, delle danze e del cibo locali.


Un forte senso di ospitalità e appartenenza alle antiche tradizioni locali contraddistingue gli abitanti di Najran che hanno trasformato il deserto nella loro casa. La gente del posto ama mettere a proprio agio i visitatori disorientati davanti a un deserto che a prima vista sembra tanto vuoto e ostile.

 

 Viaggiare in auto è il modo migliore per vivere la magia degli spazi vuoti del Rub-Al-Khali e delle meravigliose dune dorate insieme alla semplicità delle antiche abitudini che i beduini hanno conservato. Le tende dei beduini offrono rinfreschi leggeri e salutari ai visitatori come latte di cammello, caffè arabo, datteri e miele.

 

 

      

 

Dopo una completa immersione nelle vaste distanze del deserto, non c'è niente di meglio che essere accolti dalla rigogliosa vegetazione e dai frutti saporiti di Najran tra cui banane, papaie, lime, fichi, arance e uva.



La città offre anche la possibilità di fare shopping nei centri commerciali e nei mercati. È particolarmente rinomato un mercato dedicato esclusivamente alla vendita di jambiya, il tradizionale pugnale corto e curvo che viene indossato dagli uomini su una cintura. Questo accessorio è un simbolo che indica lo stato sociale di un uomo e viene solitamente utilizzato durante le tradizionali danze maschili.

 

SAUDI GAZETTE (Roberta Fedele)